Frutta e verdura dalla A alla Z

Melone

Caratteristiche principali

Gruppo: Giallo - Arancio
Stagione: Estate

 
Varietà
Cantalupo, Dalton, Macigno, Prescott
Quando si trova al supermercato e in cucina?
Tutta l’estate, in diverse varietà. Ci sono i meloni gialli a buccia liscia, quelli con la buccia reticolata, quelli gialli fuori e bianchi dentro, che arrivano di solito dalla Spagna. I meloni d’inverno sono chiamati così perché, pur essendo raccolti nel periodo estivo, è ideale gustarli da settembre a dicembre, quando raggiungono la giusta maturazione. “Purceddu” (giallo) e “Cartucciaro” (verde) sono due varietà trapanesi particolarmente pregiate di meloni d’inverno.
Com'è la pianta?
È un rampicante, che striscia a terra e produce molti fiori e molti frutti. Ha un fusto fibroso e peloso e delle foglie ruvide un po’ a ventaglio con lunghi piccioli.
Dove cresce?
Probabilmente la sua terra di origine è l’Africa, ma ora è diffuso un po’ in tutto il mondo. In Italia è coltivato nei campi, principalmente in Sicilia e in Lombardia (nel mantovano), dove cresce bene grazie al clima caldo e umido.
Com'è il frutto?
È un frutto piuttosto voluminoso, può essere tondo o ovale e spesso è segnato da una divisione ‘a fette’. La buccia è liscia o rugosa, la polpa compatta con al centro tantissimi semi bianchi.
Che gusto ha?
La polpa del melone può variare dall’arancio al bianco, è dolce, succosa ma compatta e molto profumata. Il melone si mangia spesso come antipasto insieme al prosciutto, oppure da solo o nella macedonia. Buono anche il gelato.
Quali sono le sue proprietà nutritive?
La polpa giallo-arancio del melone è composta per il 90% di acqua, che la rende dissetante e poco calorica, ma contiene anche tanta vitamina A. Spuntino perfetto per la spiaggia!
Curiosità
I meloni cantalupo devono il loro nome all’omonimo paese del Lazio in cui sembra esso fu introdotto nel XV secolo da missionari provenienti dall’Asia.
Per saperne ancora di più
Il melone è uno dei simboli di Trieste. Infatti, sul Colle di S. Giusto c'è una colonna con in cima un melone sormontato da un'alabarda. Il melone ha 13 spicchi, uno per ognuna delle famiglie nobili presenti in città nel medioevo. L'alabarda, secondo la leggenda, cadde dal cielo su Trieste il giorno del martirio del patrono.
 

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