Gli antichi non coglievano il primo frutto ma lo donavano alla Natura, alla terra Madre in segno di ringraziamento per il raccolto.
I proverbi e i modi di dire hanno un’origine molto antica: sono un patrimonio di saggezza popolare tramandato oralmente. Contenevano regole e verità, inoltre scandivano il tempo e le attività dell’uomo, i rapporti commerciali, la meteorologia, la religione, i sentimenti, le feste, i giochi, la vita in campagna e i lavori agricoli.
Gennaio zappatore, febbraio potatore.
Maggio ciliegiaio, giugno fruttaio.
Sedano gentile seminalo d’aprile.
Se vuoi cocomeri grossi come un barile, seminali il primo giovedì d’aprile.
Pomodoro piedi in acqua testa al sole.
I proverbi facevano parte della vita quotidiana e familiare, del lavoro e del riposo degli uomini, elargivano saperi e consigli. Giocavano con la lingua, mischiavano i dialetti, si rincorrevano dal nord al sud della penisola. I frutti e gli ortaggi sono immagini vive, curiose, che aiutano a comprendere le vicende dell’umanità attraverso rime, giochi linguistici, metafore, allegorie e similitudini.