Nutrizione

La serra e le piante da serra

Sia in passato che in epoca moderna la coltivazione in ambiente protetto è sempre stata molto diffusa perché permette di produrre fuori stagione o in aree geografiche diverse rispetto alla zona tipica della coltura prodotta all’aperto; inoltre le produzioni in serra sono al riparo da vento, grandine e pioggia.

Le “serre”, secondo una definizione classica, sono costruzioni di legno, ferro o altro materiale con copertura solitamente in vetro o in materiale plastico dove è possibile coltivare varie tipi di piante quando le condizioni ambientali esterne non lo permettono, oppure per proteggere le piante più delicate dai geli invernali in serre dette da svernamento.

Esistono molti tipi di serra, da quella più semplice a quelle altamente meccanizzate con sistemi di controllo molto sofisticati. Una distinzione viene fatta in base al tipo di climatizzazione impiegato che è in funzione della pianta da produrre: ci sono le serre fredde non climatizzate, quelle temperate dove nelle ore notturne la temperatura è tra i 10 e i 14 °C, e le serre calde, in grado di mantenere nelle ore notturne temperature tra i 16 e i 20 °C. Oltre a tenere sotto controllo la temperatura è importante regolare l’umidità, la luce e il ricambio dell’aria; per garantire il mantenimento della temperatura il più delle volte si ricorre al riscaldamento artificiale, evitando il surriscaldamento, soprattutto nel periodo estivo, o alla ventilazione naturale in particolari tipi di serre. L’attenzione all’ambiente non è incompatibile con la coltivazione in serra: si stanno, infatti, sperimentando nuovi sistemi, come l’applicazione dei pannelli solari (fotovoltaici), per la produzione di energia e molte serre producono con metodo biologico. La maggior parte degli ortaggi può essere coltivata sia all’aperto che in serra.