Cavolo nero toscano, Broccolo cinese (Kay-lan), Cavolfiore nelle varietà bianca e verde, Cavolo cappuccio usato per la preparazione dei "crauti", Cavolo rosso, Cavolo cinese, Cavolo portoghese (trochuda), Cavolo di Bruxelles, Cavolo rapa, Cavolo broccolo ("Broccoletti").

I cavoli comprendono una grande varietà di piante, infatti abbiamo: il cavolfiore, costituito dall’ingrossamento dei peduncoli floreali che si raggruppano sulla pianta al momento della maturazione; i broccoletti, costituiti da piccoli ammassi floreali prodotti dal cavolo broccolo; il cavolo bianco, che cotto e fermentato prende il nome di crauti; il cavolo cappuccio e quello cinese, le cui foglie possono essere mangiate cotte o crude; il cavolo marino, tipico della Liguria, è costituito da foglie arricciate di colore verde; il cavolo verza, le cui foglie, verdi e grinzose, formano un ceppo compatto. Un’altra varietà è costituita dai cavoletti di Bruxelles che sono compatti, duri e di colore brillante.

Ci sono molte varietà di cavoli e sono spesso sensibilmente diverse per forma e sapore le une dalle altre ma sono di fatto tutte appartenenti alla solita specie. Il cavolfiore è una delle varietà del cavolo del quale si consumano le infiorescenze immature a differenza di altre varietà come il cavolo nero delle quali si consumano le foglie. La parte del cavolfiore che viene consumata è costituita da numerose infiorescenze carnose molto compatte che formano una testa bianca o giallognola piuttosto soda e avvolta dalle foglie che sono anch’esse commestibili.

I cavoli sono ricchi di fibra ma dispensano anche una forte quantità di vitamine C e K.

I Romani mangiavano il cavolo prima dei banchetti per aiutare l’organismo ad assorbire meglio l’alcol, mentre sulle navi rappresentava uno degli ortaggi principali per rinforzare il magro regime alimentare durante i lunghi viaggi in mare.